Lo sport al tempo del Covid

Orangogo Orangogo Utenti

Nemmeno il Covid ha fermato la voglia di sport.

La pandemia, più che mai, ha risvegliato la consapevolezza che praticare sport fa bene e fa star bene; da un sondaggio , su un campione rappresentativo della popolazione nazionale, emerge che, quando arriverà il fatidico momento della ripartenza, 2 “pigri” su 3 intendono iniziare un'attività sportiva.

E, con tutta probabilità,  si iscriveranno utilizzando i canali online, come testimoniano i dati McKinsey di fine anno 2020 sulla drastica accelerazione del digitale in epoca Covid: il web e lo sport, corrono più veloce della paura.

Ma che cosa è successo nell’ultimo anno? Ce lo dicono i risultati emersi dal sondaggio condotto da ORANGOGO, il motore di ricerca degli sport nato nel 2017, che annovera oltre 22.500 tra associazioni sportive e sport-club in più di 1.500 comuni italiani, e una community di oltre 4 milioni di utenti.


Durante il periodo Covid il 66% degli italiani ha svolto attività fisica: di questi, il 34% ha praticato attività all’aperto quando possibile, il 19% ha alternato attività all’aperto e a casa, un altro 18% ha praticato a casa con video-lezioni, il 17% a casa da soli, il 7% a casa sia da soli sia con video-lezioni.

Dati importanti che raccontano quanto emerga il bisogno di movimento e benessere psico-fisico legato all’attività sportiva, qualunque essa sia. Un altro dato salta agli occhi: agli italiani, le lezioni online piacciono, ma non soddisfano del tutto. Nonostante la pandemia abbia portato un incremento significativo dell’offerta di sport “online”, il 78% dichiara di volersi dedicare a uno sport in presenza (il 48% riprenderà il proprio sport preferito, il 30% avvierà una nuova attività). Il 7%, inoltre, affiancherà lo sport in presenza con lezioni online, il 3% utilizzerà il web, mentre il 12% non intende praticare sport o non si è espresso.

Soltanto il 26% delle persone rimaste attive durante il Covid ha sfruttato le lezioni online, e la quasi totalità degli intervistati ha dichiarato di preferire lo sport in presenza. Nonostante le restrizioni, la maggioranza ha comunque continuato a svolgere attività fisica perché ha saputo adattarsi, capacità che è stata confermata dai trend di acquisto: secondo Eurostat, già a marzo 2020, mese in cui è scattato il lockdown, gli italiani hanno speso circa 3,8 milioni di euro per attrezzature sportive per casa, valore che è aumentato di oltre 2/3 nel mese di giugno, arrivando a quota 6,6 milioni di euro, e assestandosi a luglio con quasi 6 milioni di euro di acquisti (+50,8% rispetto ai valori di marzo 2020).

Per quanto riguarda coloro che hanno ridotto o interrotto l’attività fisica – sempre secondo la ricerca Orangogo – le motivazioni sono da ricondurre al fatto che al 34% degli intervistati “non piace allenarsi in casa”, mentre il 27% reputa di “non avere lo spazio giusto”, il 22% non ha trovato nulla di entusiasmante da fare, un altro 22% ha dovuto dedicare alla famiglia il tempo che prima dedicava allo sport, e un 21% al lavoro. 

Non ci resta che attendere la ripartenza e, intanto, far crescere quella voglia di sport, che nemmeno il Covid è riuscito a fermare.



Vuoi essere aggiornato su articoli di tuo interesse?

Scegli i tuoi contenuti preferiti:

Post che potrebbero interessarti

5 metodi efficaci per gestire l'ansia pre-gara

Quali sono i sintomi dell'ansia pre-gara e come superarli grazie ai metodi della psicol...

Calarco Martina Calarco Martina

Centro estivo e detrazione 730: possibile?

È davvero impossibile combinare la scelta del centro estivo e detrazione 730? Vediamo i...

Orangogo Orangogo

Centro estivo in inglese: d’estate s’impara!

Come scegliere il centro estivo in inglese perfetto per avere la sicurezza di un centro...

Orangogo Orangogo