Storie di campioni: Intervista a Monica Barbero

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Orangogo, per fornire ai propri lettori e sportivi dei veri e propri esempi da seguire ha intervistato Monica Barbero, pluricampionessa italiana e mondiale di apnea dinamica e Jump Blue. 

"Quando ha realizzato che l'apnea sarebbe stato il suo sport ?"  -"Non c'è stato un momento preciso. A pochi mesi ho iniziato a nuotare al mare con i miei genitori, crescendo ho iniziato man mano ad immergermi con la mascherina, mi sentivo già nel mio mondo. Finito il liceo, l'università mi permetteva di avere più tempo libero così ho fatto un corso da sommozzatore con le bombole per poi dedicarmi totalmente alle attività di apnea, ero l'unica donna del corso ma questo non mi ha mai spaventata, anzi! L'apnea non era ancora uno sport agonistico, quando lo è diventato ho partecipato al primo campionato italiano nel 2002, da quel momento è iniziata la mia carriera agonistica". 

"Quali sono stati i tuoi record? Il più difficile da conquistare?"  -"Ho fatto il mio primo record del mondo nel Jump Blue nel 2003 alle Tremiti con 92,97 m, poi nel 2004 ho battuto per tre volte il record mondiale di apnea dinamica con 153 m, 160 m e 167 m. Nel 2009 ho ottenuto il nuovo record del mondo nel Jump Blue con 143,33 m e ai Mondiali il record italiano di dinamica con 181,92 m. Ad ottobre quello di apnea dinamica in vasca corta con 164 m e, ai Campionati Italiani quello di apnea dinamica senza attrezzi di 108m. Durante i Campionati estivi ho ottenuto il record di apnea dinamica con 184,06m, e senza attrezzi a 114,40m. Ad ottobre durante i Campionati Europei di Tenerife sono diventata campionessa europea di Jump Blue conquistando la medaglia d’oro e realizzando anche il record mondiale della disciplina con 144 m. A Genova nel 2011 per la stessa disciplina ho battuto il nuovo record mondiale con 145,12 m. Nello stesso anno durante i Campionati Mondiali di Tenerife ho ottenuto per il Jump Blue il record italiano con 147,50m.  

Nessun record è stato per me particolarmente difficile. Avevo già la consapevolezza mentale, grazie ai risultati degli allenamenti, di poter conquistarli e mi sentivo sicura di me. La vittoria più significativa è stata quella europea del 2009 quando, dopo un lungo lavoro sulla mia persona, grazie anche all'aiuto dello psicologo dello sport, sono riuscita a ritrovare me stessa ed ho conquistato il bronzo. Non avrei mai pensato di poter salire sul podio in quella gara, è stata una grande emozione. La vittoria fisicamente più faticosa invece è stata quella del record del mondo a Tenerife dove ho vinto l'oro, i giorni prima ho avuto influenza e raffreddore, non ero in splendida forma ma volevo conquistare fortemente quel record e ce l'ho fatta."

"In che cosa consiste l'apnea jump blue?"  -"Non esiste più come disciplina di gara, è stata sostituita da altre discipline come l'apnea in profondità. Consisteva in quadrato creato con delle cime in mare di 15 m per lato , l'atleta doveva scendere a 10 m e, una volta raggiunti girare intorno al quadrato. Quando era il momento di salire bisognava pinzare un testimone con il  nome, così da poter permettere di rilevare la distanza."  

"Qual è il gesto tecnico che hai trovato più difficile da imparare? " -"Sicuramente la tecnica della nuotata con la monopinna. Sono stata la prima atleta in italia ad usare la monopinna in apnea dinamica in piscina ed è stato il gesto tecnico per me più complicato da apprendere." 

"Quali sono le qualità che l'apnea ti ha portato a sviluppare utili per affrontare la vita di tutti i giorni?" -"Tra le prime sicuramente l'autocontrollo e la forza di volontà perchè, quando si lavora in assenza di ossigeno, l'istinto di sopravvivenza prevale e verrebbe spontaneo respirare. Tra le altre qualità la concentrazione e la consapevolezza di sè, devi imparare ad ascoltare il tuo corpo perchè altrimenti rischi di uscire dall'acqua in "black out". Partecipando alle gare, con gli anni sviluppi tanta sicurezza in te stesso e, in confronto alle competizioni da affrontare, i problemi della vita quotidiana risultano esigui."

"Ha mai pensato di abbandonare questo sport? Se no, perchè?"  -"Ormai da 5 anni non gareggio più ma sono diventata commissario tecnico della nazionale maschile e femminile di apnea. Non riuscirei mai ad abbandonare del tutto questo sport perchè fa parte della mia vita e mi ha dato tanto, sento proprio la necessità fisica di stare in acqua, è il mio elemento." 

"Riuscivi a conciliare sport, lavoro famiglia...?" -" Nella mia vita ho sempre studiato e mi sono riuscita a laureare penso dunque che dal momento in cui qualcosa ti appassiona, il tempo lo trovi. Un atleta in quanto tale riesce ad organizzarsi in modo più veloce e al meglio. Nel corso della mia vita ho fatto anche nuoto e palestra in contemporanea all'apnea. Gli orari degli allenamenti erano tutti serali, ho rinunciato a parecchie uscite ma le emozioni e sensazioni che lo sport offre sono impagabili e rifarei tutto alla stesso modo."

"Ha realizzato tutti i suoi sogni sportivi e non?" -"Direi proprio di sì, forse l'unico mondiale perso per 18 centimetri in cui sono arrivata seconda mi ha lasciato con l'amaro in bocca, ma sono assolutamente soddisfatta della mia carriera agonistica, essendo anche l'unica donna ad avere conquistato record maschili. Avevo due grandi aspirazioni, l'archeologia e l'apnea. Dopo essermi laureata mi sono dedicata interamente allo sport, mi ha travolta e non rimpiango nulla."

"Cosa ne pensa del motore di ricerca Orangogo? Può essere realmente utile alle persone ?"  -"Penso che sia importante far conoscere e provare più sport possibili soprattutto ai bambini perchè esistono tanti talenti molte volte purtroppo indirizzati male. Avere la possibilità di trovare non uno ma tanti sport più vicini per farli crescere nella disciplina più adatta a loro è sicuramente una cosa positiva.  Per anni sono stata presidente di un'associazione di sub, dal punto di vista delle associazioni sportive dunque trovo che sia di grande aiuto digitalizzarsi e farsi conoscere il più possibile sul territorio."

La redazione di Orangogo ringrazia Monica Barbero per aver condiviso la sua storia concedendo questa intervista. 

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