Qual è lo sport giusto per bambini e ragazzi timidi che, a volte, tendono a diventare ansiosi?
A questa domanda risponde la psicologa dello sport Ambra Nagliati, specializzata nell’orientamento sportivo. Gli sport sono stati suddivisi in 3 categorie, per andare incontro all’approccio che si desidera tenere. Potresti trovare alcune discipline più adatte ai ragazzi un pò più grandi, altre invece praticabili fin dalla tenera età.
Una dritta iniziale prima di scegliere
É importante ricordare che non tutti i bambini sono entusiasti alla prima lezione, altri al contrario dimostrano subito grande interesse e poi dopo poche lezioni iniziano a fare qualche capriccio.
L’equilibrio va trovato attraversando le fasi iniziali, in ascolto.
Spesso le grandi soddisfazioni le regalano gli sport meno gettonati, quelli a cui non avremmo dato “credito”: questo discorso vale innanzitutto perchè ogni sport è in grado di appassionare, quindi statisticamente è poco probabile che quello giusto sia casualmente proprio uno tra i soliti 5 (ce ne sono oltre 350!!).
Inoltre, frequentando gli sport meno “famosi” sarà più facile incontrare i campioni e beniamini, regalando enormi soddisfazioni e emozioni indimenticabili!
Solo lei/lui, con il suo sorriso, potrà farci capire se è scattato qualcosa e lo sport è quello giusto, l’importante è provare!
Come si dice… chi cerca trova!
Ecco gli sport selezionati per chi ha un bimbo o un ragazzo un pò timido. Cliccando sul nome dello sport accedi alla scheda completa dove troverai:
- un video: per capire insieme se piace
- le abilità fisiche-mentali-psicologiche che va ad allenare
- le società sportive vicino a te, dove puoi provarlo. (se non ci fosse nella tua zona, clicca qui e lo cerchiamo per te)
1. Lo sport giusto per i più timidi: la zona di comfort
Non è detto che la terapia d’urto sia sempre la migliore, lavorando nella zona di comfort il bambino/ragazzo troverà “accolta” la sua timidezza e si metterà in condizione di lavorare su se stesso in un ambiente protetto.
Equitazione: spesso un bimbo timido è anche molto sensibile ed empatico. Con l’equitazione, grazie alla profonda connessione con il cavallo, imparerà a gestire l’emotività, completando lo sviluppo della sua spiccata intelligenza emotiva.
Sci di fondo: nessun giudizio, la perfetta condizione per esprimersi. É uno sport non adrenalinico, per questo erroneamente ritenuto noioso da chi non l’ha mai provato. Al contrario, la sua varietà, la bellezza dei paesaggi e la dinamicità permette di convogliare una grande energia nella scoperta di luoghi altrimenti inarrivabili.
2. Lo sport giusto per i più timidi: sconfiggere l’ansia
Scherma: uno sport incentrato sulla destrezza e sulla furbizia, richiede di prendere decisioni rapide. Grazie alla maschera, che riduce la sensazione di “occhi puntati su di sé”, il bimbo può concentrarsi ad allenarsi sulla gestione della tensione, aumentando fortemente la fiducia in se stesso.
Baseball e Softball: il bimbo/ragazzo non è continuamente bersagliato da stimoli, a volte in difesa è “in squadra”, alla battuta invece è protagonista. L’alternarsi dell’aspetto di squadra e dell’aspetto più solitario, permette di allenarsi a gestire la tensione, l’ansia e la timidezza. “Se un bambino non gioca bene in uno sport di squadra è difficile che gli passino la palla. Nel baseball nessuno può battere al posto tuo e toglierti o liberarti da questo compito” (Castagnini P. – Allenatore 3° Livello FIBS).
Apnea: la respirazione è l’ingrediente fondamentale per la chimica del nostro corpo nella gestione di un momento di ansia, che spesso caratterizza i bimbi timidi, quando si trovano in una situazione di protagonismo o di novità. L’apnea aiuta velocemente a trasformare la respirazione nel suo miglior alleato: più calmi, quindi padroni di sè. Questa disciplina, ancora poco comune, fa parte di quegli sport che letteralmente travolgono di passione in maniera del tutto inaspettata, grandi e piccini, dove l’allenamento … vola!
3. Lo sport giusto per i più timidi: sicuri di sé
Danza del Ventre: instrada il partecipante in un profondo lavoro introspettivo, personale, dove le emozioni non devono essere controllate, ma al contrario possono venire pienamente espresse per mezzo della danza, anzichè con parole e interazioni individuali. Essendo uno sport “spettacolare” permette una immediata soddisfazione nella spettacolarità del risultato fin dai primi istanti.
Hip Hop: qui la sicurezza personale è al primo posto. Con l’allenamento, gesti che potrebbero sembrare impossibili diventano facili: la fiducia in sé cresce mano a mano e i veri miracoli si raggiungono proprio con chi inizia ritenendosi scoordinato!
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