Yoga per persone con disabilità: Intervista a Patrizia Saccà

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Orangogo ha intervistato la campionessa paralimpica di tennis tavolo, insegnante di Yoga e autrice di "Yoga a Raggi Liberi" Patrizia Saccà, in occasione della giornata internazionale dello Yoga, per parlare dell'insegnamento dello Yoga a persone con disabilità motorie e alcune disabilità intellettive.  

Come hai scoperto lo Yoga? "Per caso, in un volantino di un negozio di alimenti naturali ho letto che ci si poteva iscrivere a delle lezioni, lo yoga all'epoca era meno sconosciuto, così ho chiamato il maestro il quale mi ha accettata senza riserve, aiutandomi a scendere anche sul tappetino. Ho voluto iniziare per affrontare le paralimpiadi di Barcellona del 1992. Durante le prime lezioni mi sono adattata a quello per le persone normodotate, ci è voluto tanto coraggio. In Italia ad oggi sono l'unica insegnante di Yoga in carrozzina per persone con disabilità e normodotate. Non posso formare gli altri ad insegnare ma sono stata chiamata per andare nelle scuole per parlare di "Yoga a Raggi Liberi", il mio libro, dove viene spiegato il Saluto al Sole per persone con disabilità motoria e i 12 asana del Surya Namaskar in posizione seduta. Possono essere praticate da chiunque, tutti gli insegnanti dovrebbero adottare questo metodo per rendere lo Yoga inclusivo poichè, come afferma il motto paralimpico: 

"Dove non arriva il corpo arriva la mente, dove non arriva la mente, arriva lo spirito". 

Lo Yoga è un modo di vivere perché si è sempre allievi e si impara ogni giorno, non sono gli Asana ad essere fondamentali ma l'ascolto del nostro corpo, lo Yoga non è ginnastica."

Perchè praticare Yoga e quali sono i suoi benefici? "Innanzitutto bisogna praticare yoga perchè ti insegna a coniugare: pensiero, parola e azione. Dalla radice "yug", significa appunto unione. Solamente se tu fai quello che dici e dici quello che pensi raggiungerai l'equilibrio con te stesso. Lo Yoga ti insegna ad usare la mente silente, utilizzare dunque la mente satvica e allontanare le paure: "Quando la mente è in pace lo stato di Yoga si produce". Il corpo infatti è il nostro tempio da trattare bene non solo perché sia tonico muscoloso e bello , il corpo va rispettato anche con il cibo, più si è consapevoli e meno si danneggia il corpo e l’Universo.
Ti aiuta a mettere al primo posto l'amore la gioia e il sorriso per gli altri. L'equanimità è l'obiettivo dello Yoga, ovvero non avere conflitti, essere sereni e imparziali."

Ci sono effetti collaterali nello Yoga ? "Nello yoga ci si può far male dal momento in cui si assume un atteggiamento egoico e non si ascoltano le indicazioni del maestro, bisogna avere una percezione del proprio essere. Non ci sono effetti collaterali nello Yoga, semplicemente non bisogna forzare e bisogna ascoltare il proprio corpo. L'insegnante deve avere sempre e comunque un occhio di riguardo." 

Quali sono i tuoi impegni attuali? "Ho insegnato Yoga ai bimbi delle materne , in AISM (associazione italiana sclerosi multipla) e al centro della sorellanza gruppo donne. Insegno a Carmagnola il lunedì e venerdì e, sempre nel mondo della disabilità, collaboro con l'associazione "Free White" di Gianfranco Martin a Sestriere. Collaboro inoltre con Marco Berry della Onlus "Iron Mind" che, da tre anni organizza attività sportive per ragazzi con disabilità gravi sia motorie che intellettive, dagli 8 ai 18 anni, il mio contributo è sempre quello di insegnare tennis tavolo e Yoga."

Progetti ed eventi per il futuro?  "Per primo continuare a presentare il mio libro "Yoga a raggi liberi" in tutta Italia per far sì che più insegnanti possibili lo conoscano, per portare lo yoga nelle scuole per i bambini e negli ospedali. Inserire in queste strutture l'insegnante di yoga per poter fare sia movimento che Pranayama, ovvero tutte le esercitazioni di respirazione. Lo yoga deve essere inclusivo e aperto a tutti, l'insegnante deve essere in grado di gestire ogni situazione e l'allievo a sua volta si deve saper adattare. Un altro dei miei progetti è quello di portare lo "Yoga a Raggi Liberi" (108 Saluti al Sole) nelle accademie dove formano i futuri insegnanti, proporre dunque delle ore dedicate ad un insegnamento più approfondito dello Yoga alle persone con disabilità. Bisognerebbe inoltre che tutti gli insegnanti si adoperino per rendere le strutture dove si fa lezione facilmente accessibili a tutti."

Patrizia Saccà ha invitato noi di Orangogo all'evento che si è svolto venerdì 21 giugno in occasione della giornata internazionale dello Yoga. Un centinaio di persone, comprese noi, si sono riunite alle 6.30 del mattino in Piazza Castello, dove diversi insegnanti hanno svolto vari esercizi per le molteplici tipologie di Yoga. L'evento è nato da Laura Bruno che l'anno scorso ha proposto il medesimo incontro in Piazza D'armi a Torino. Si è rivelata un'occasione per conoscere lo Yoga e lo Yoga a Raggi Liberi, un momento bellissimo per iniziare la giornata, da condividere con chi è appassionato di questa disciplina la quale si è rivelata inclusiva al 100%

Orangogo ringrazia Patrizia Saccà per aver collaborato per la redazione di questo articolo, logo a cura di Federico Solito. 

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