Grazie a questa mini guida scoprirai cos’è il mini rugby, dall’età per il quale è indicato al come si svolge un allenamento.
Il rugby, che per i bambini prende il nome di mini rugby, è uno sport di contatto. I principi fondamentali del gioco sono: avanzare, sostenere e continuare ad avanzare e a sostenere in ogni situazione di gioco. Sia quando ci si trova in possesso del pallone sia nel caso contrario, è sempre necessario avanzare, per mettere sotto pressione l’avversario, ed è sempre necessario sostenere il compagno che attacca o difende.
Minirugby: per che età è indicato?
È uno sport indicato per bambini, sia maschi che femmine, dai 4 anni di età ed è possibile praticarlo fino ai 14 anni. Da questa età in poi si entra nelle categorie giovanili del rugby. I bambini in base all’età vengono suddivisi nelle seguenti categorie: Under 6, Under 8, Under 10, Under 12 e Under 14.
Caratteristiche
è uno sport di squadra, in cui la competizione si svolge tra due squadre opposte, composta ciascuna da un certo numero di giocatori;
è uno sport di contatto, prevede cioè un contatto fisico tra i partecipanti;
è uno sport anaerobio-aerobico alternati, che richiede momenti di scatto alternati a momenti di relativo riposo;
è uno sport di situazione, in cui ogni azione del gioco è imprevista: a seconda di come si sviluppa il gioco, l’azione può prendere una direzione piuttosto che un’altra;
è uno sport open skill, in cui l’atleta interagisce con un ambiente esterno che muta continuamente e in cui deve decidere rapidamente, sulla base delle informazioni che gli arrivano, come comportarsi e adattarsi alla situazione e alle azioni di gioco.
I fondamentali e le regole
Il Regolamento per il mini rugby è stato studiato a misura di bambino, in quanto propone un gioco semplice, dinamico e divertente, rispettando le capacità psico-fisiche dei piccoli giocatori e prevede:
Il numero ridotto dei giocatori, che favorisce una maggiore partecipazione al gioco;
La palla utilizzata ha la classica forma ovale, ma ha peso e dimensioni ridotte per i bambini;
Le sostituzioni illimitate ed il diritto a formare sempre squadre con numero pari di giocatori, in modo che la competizione si sviluppi sulla base di un effettivo “confronto”;
Gli incontri fino all’Under 12 devono essere diretti da educatori abilitati;
La formula della competizione privilegia quella del torneo a raggruppamento con più incontri nella stessa giornata. Il tempo di gioco è variabile in rapporto al numero degli incontri, così é più facile alternare vittorie e sconfitte, ridando il giusto valore al “confronto”;
Nelle categorie Under 12, Under 10, Under 8 e Under 6 il giocatore portatore del pallone potrà usare la mano per difendersi da un avversario che sta tentando di placcarlo, ma potrà farlo solo spingendo l’avversario sul corpo, fino alle spalle, e non sulla testa;
Nel Regolamento della categoria Under 10 è prevista la possibilità di giocare il pallone con i piedi per iniziare ad avere confidenza con l’uso dei piedi;
Infine, il Regolamento della categoria Under 14, che possiamo considerare la categoria di preparazione alle giovanili (Under 16 e Under 18), impone di giocare su un terreno di gioco regolamentare e con 13 giocatori; solo il tempo di gioco è ridotto, e la competizione viene svolta con la formula del Raggruppamento a due o tre squadre;
A partire dalla categoria Under 14 il percorso di formazione maschile e femminile si divide in squadre non più miste.
Il regolamento varia in base alla categoria di giocatori
Under 6:
Il pallone usato è il n.3, che dimensioni e peso ridotti;
Il numero di giocatori in partita è 5;
Una partita dura 40 minuti, è divisa in 2 tempi da 10 minuti con 3minuti d’intervallo;
Il terreno di gioco misura 12 mt. x 20mt. di lunghezza, mentre le aree di meta misurano 3mt.
Under 8:
Il pallone usato è il n.3;
Il numero di giocatori in partita è 6;
Una partita dura 45 minuti, è divisa in 2 tempi da 12 minuti con 3minuti d’intervallo;
Il terreno di gioco misura 17-20mt. x 45mt. di lunghezza, mentre le aree di meta misurano 5mt.
Under 10:
Il pallone usato è il n.3;
Il numero di giocatori in partita è 8;
Una partita dura 50 minuti, è divisa in 2 tempi da 15 minuti con 3minuti d’intervallo;
Il terreno di gioco misura 30mt. x 60-70mt. di lunghezza, mentre le aree di meta misurano 5mt.
Under 12:
Il pallone usato è il n.4;
Il numero di giocatori in partita è 12;
Una partita dura 60 minuti, è divisa in 2 tempi da 20 minuti con 5minuti d’intervallo;
Il terreno di gioco misura 40-45mt. x 55-70mt. di lunghezza, mentre le aree di meta misurano 5mt.
Under 14:
Il pallone usato è il n.4;
Il numero di giocatori in partita è 13;
Una partita dura 70 minuti, è divisa in 2 tempi da 25 minuti con 5minuti d’intervallo;
Il terreno di gioco misura 55-60mt. x max 100mt. di lunghezza, mentre le aree di meta misurano 22mt.
Quali capacità sviluppa il bambino?
Capacità MOTORIE: sviluppo della percezione e del controllo del proprio corpo; miglioramento delle capacità coordinative e spazio-temporali; aumento della forza e della resistenza;
Capacità COGNITIVE: sviluppo della capacità di agire-reagire con prontezza; sviluppo intuitivo, di capire velocemente e di sfruttare la situazione esistente; decision making; sviluppo della capacità di percezione e di anticipazione di una situazione di gioco;
Capacità SOCIO-RELAZIONALI: insegna a rispettare le regole, un’infrazione nuoce non solo al singolo giocatore, ma a tutta la squadra; si impara il rispetto per i compagni e a relazionarsi con gli altri e quindi a collaborare e competere in maniera costruttiva;
Capacità EMOTIVE: aumento della fiducia in se stessi grazie al raggiungimento degli obiettivi, segnando una meta e riuscendo a eseguire le esercitazioni motorie proposte; sviluppo dell’autocontrollo;
Capacità TECNICHE: si impara a passare e ricevere la palla (presa e ricezione), tenendo le mani aperte e vicine, rivolte in basso e difendendo la palla durante le azioni; si imparano cinturaggio e placcaggio, che si verificano quando uno o più giocatori trattengono un giocatore in possesso di palla.
Come si svolge un allenamento?
Per le prime categorie è fondamentale che i bambini prendano confidenza ed entrino in contatto con la palla, imparando a maneggiarla, a riceverla e a passarla.
Il secondo step prevede di imparare a gestire la palla anche con i piedi, sperimentando il calcio che può essere di tre tipi:
di rimbalzo (o drop) verso la porta;
a seguire, lasciando cadere la palla dalle mani per colpirla al volo, prima che tocchi terra;
piazzato (da fermo) si effettua mettendo la palla ovale a terra in senso verticale.
Una volta che il bambino impara a prendere confidenza con la palla, inizia ad approcciarsi alle fasi di contatto, che sono il cinturaggio (azione che viene compiuta dai difensori, quando tentano di fermare l’avversario prendendolo con entrambe le mani ai fianchi) ed il placcaggio, che si verifica quando uno o più giocatori trattengono un giocatore in possesso di palla, in modo da farlo cadere.
Naturalmente le fasi di contatto e la complessità del gioco sono commisurate all’ambiente della palestra e alla capacità degli alunni: il contatto infatti è estremamente limitato, con l’obiettivo di imparare a evitare l’avversario e non con quello di affrontarlo in uno scontro diretto.
Maschi e femmine partecipano insieme a tale attività, poiché a questa età lo sviluppo fisico e fisiologico non ha ancora evidenziato differenze apprezzabili.
L’impostazione metodologica basata sul gioco permette di assicurare la necessaria spontaneità di espressione e di tenere alto il livello di attenzione.
Grazie alla Federazione Italiana di Rugby per le informazioni fornite per la redazione dell’articolo.
Vuoi essere aggiornato su articoli di tuo interesse?
Scegli i tuoi contenuti preferiti: