il Karate per bambini

Grazie a questa mini guida scoprirai cos’è il karate, dall’età per il quale è indicato al come si svolge un allenamento in questo sport per bambini

Il Karate, parola che letteralmente significa “mano vuota”, è un’arte marziale nata in Giappone. Prevede la difesa a mani nude, senza l’ausilio di armi. Attualmente viene praticato in versione sportiva (privato della sua componente marziale, con l’obiettivo competitivo adattato all’agonismo della cultura occidentale) e in versione arte marziale tradizionale per difesa personale.  Nel passato era studiato e praticato solo da uomini, ma col passare dei secoli anche le donne si sono avvicinate a questa disciplina.

Karate per bambini: per che età è indicato?

È uno sport indicato per bambini dai 5 anni di età. A seconda dell’età, i karateka vengono suddivisi in categorie:

MICRO – bambini: da 5 a 7 anni;

SUPERMINI – fanciulli: da 8 a 9 anni;

MINI – ragazzi: da 10 ad 11 anni;

PROPAGANDA – esordienti A: da 12 a 13 anni.

Caratteristiche

  • è uno sport individuale, quindi a partecipare è il singolo atleta;
  • è uno sport a carattere “non ciclico” in cui i movimenti non ripetono gesti sempre uguali e mirano a rispondere ad una resistenza opposta dall’avversario;
  • è uno sport aerobico-anaerobico alternati; richiede, cioè, momenti di scatto alternati a momenti di relativo riposo ed estrema destrezza con notevole impegno muscolare.

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I fondamentali e le regole del karate

Per quanto riguarda le classi MICRO (Bambini), SUPERMINI (Fanciulli), MINI (Ragazzi) si seguono le seguenti regole:

L’area di gara è costituita da una superficie di materassini con spessore di almeno 2 cm. E’ riservata all’organizzazione gara la suddivisione delle aree per le competizioni;

La gara multipla si basa su una serie di prove mirate a favorire il più ampio sviluppo motorio polivalente ed a porre le basi per una ottimale crescita tecnico/tattica;

La classifica della gara multipla viene stilata in base ai punteggi ottenuti eseguendo la prova libera di fondamentali o i kata di libera composizione(PL), gioco con palloni (Pa) e al tempo impiegato per l’esecuzione del percorso di abilità motoria (T), secondo la formula PL+Pa-(2*T);

Nelle classi bambini e ragazzi non vi è distinzione di sesso e i percorsi di abilità motoria variano in base alla fascia di età, aumentando di difficoltà.

Per quanto riguarda la classe PROPAGANDA (esordienti A) vigono regole diverse:

La superficie dell’area di gara deve essere piana e priva di asperità;

L’area di gara deve essere sufficientemente grande da consentire l’esecuzione ininterrotta dei kata;

Gli arbitri devono indossare la divisa ufficiale, mentre gli atleti devono indossare un karate-gi bianco. I lacci della giacca devono essere legati. Le maniche della giacca e i pantaloni non possono arrotolati;

Sono proibiti: fermacapelli, mollette metalliche, nastri, perline, altre decorazioni e indossare oggetti metallici;

Il karate-gi non può essere tolto durante l’esecuzione dei Kata, cioè un combattimento immaginario senza avversario fisico;

Le gare di kata possono essere individuali e/o a squadre;

Sono previste sia formule di gara con valutazione a punteggio che ad eliminazione diretta con bandierine;

Ciascun atleta deve indossare una sola cintura, che è diversa da quella che indica il grado. La cintura per i combattimenti serve solamente a distinguere i due karateka;

Sono ammessi kata di qualsiasi stile o scuola e kata di libera composizione;

La durata del kata di libera composizione della classe Esordienti A deve essere compresa tra i 50” e 80”.

Quali capacità sviluppa il bambino grazie al karate ?

Il karate è uno “sport per tutti” e non è pericoloso e nemmeno violento. È un’ arte di difesa, il cui scopo primario è appunto imparare a difendersi, mentre per i bambini è utile per prendere sicurezza di sé e delle proprie capacità e pian piano imparare come comportarsi in situazioni di pericolo. Questa disciplina insegna a reagire.

Si sviluppano:

Capacità MOTORIE : sviluppa forza, resistenza, elasticità muscolare, flessibilità e scioltezza articolare, coordinazione ed abilità motoria, rapidità di reazione;

Capacità COGNITIVE: sviluppa un buon grado di preparazione psicologica, che consente di non subire la personalità dell’avversario e la sua fama e che permetta di evidenziare spirito d’iniziativa, decisione con cui condurre le azioni, originalità di disegni tattici, sottopone l’atleta ad un esercizio di continuo autocontrollo, problem solving e decision making;

Capacità SOCIO-RELAZIONALI: si sviluppa la socializzazione intesa come integrazione nel gruppo, cameratismo e rispetto reciproco;

Capacità EMOTIVE: il rispetto reciproco, la sincerità, la rettitudine, la costanza e la tendenza al perfezionamento;

Capacità TECNICHE: acquisizione dei fondamentali e dei movimenti preordinati per affrontare il combattimento immaginario, per poi arrivare al combattimento vero e proprio con un avversario.

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Abbigliamento e attrezzatura per il karate

Molto importante è la scelta del primo karate-gi, l’uniforme tipica di chi pratica il Karate. In commercio si trovano di diversi tipi per tessuto, grammatura, taglio e colore.

Tessuto: generalmente i karate-gi sono in cotone al 100% oppure con una percentuale di poliestere. I tessuti utilizzati sono molto resistenti e allo stesso tempo leggeri;

Grammatura: è il peso di ogni metro quadrato di tessuto. I più leggeri si aggirano attorno ai 200gr/mq, e sono quelli più consigliati per i bambini;

Taglia: va scelta in base all’altezza del bambino. Il karate-gi è solitamente morbido sul corpo, non deve essere aderente, ma permettere all’atleta di compiere i movimenti nella più totale libertà. Per i bambini sarebbe meglio acquistare un kimono di 5-10 cm in più rispetto all’altezza del bambino. Questo perché i bambini crescono in fretta e in modo del tutto inaspettato;

Colore: i karate-gi maggiormente usati sono di colore bianco, che sta ad indicare semplicità ed umiltà dell’atleta. Esistono però anche i karategi di colore nero. La scelta è personale, o più comunemente è il proprio maestro o la scuola che sceglie il colore del kimono.

Come si svolge un allenamento di karate?

L’allenamento del karate si sviluppa nelle tre “K” cioè: khion, kata, kumite.

Il khion (base, radice) sono gli esercizi “fondamentali”, preparatori. Per di più si sviluppano per imparare le singole tecniche di base, medie ed avanzate.

Il kata (forma) è l’esecuzione di un combattimento immaginario (senza avversario fisico) con movimenti preordinati;

Il kumite (incontro di mani, combattimento) è il combattimento contro un avversario reale, che in palestra sono i nostri compagni. Il kumite è sviluppato in forma controllata. Nel karate non si vince per k.o, come nella boxe, ma l’idea è quella di: “potevo ucciderti…ma non l’ho fatto”. Ovviamente bisogna leggerne il senso filosofico e culturale.

Agli esercizi-gioco iniziali per i più piccoli (dai sei, sette anni in su) segue il lavoro teorico e pratico. Con il binomio gioco-apprendimento (apprendimento iniziale della tecnica in modo informale), il bambino, oltre a fare attività fisica, assimila le conoscenze base peculiari dello stile. Questa tappa iniziale deve, in sostanza, favorire le attitudini naturali del bambino in forma progressiva e in accordo con il suo sviluppo.

Nella fase successiva il giovane comincia a studiare gli aspetti tecnici con un lavoro individuale ma all’interno di un gruppo numeroso, nel quale tutti eseguono gli stessi esercizi sforzandosi di realizzarli il meglio possibile. I giochi vengono pian piano abbandonati e gli insegnamenti e gli esercizi assumono un carattere più formale.

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