5 cose da sapere sull'autismo

Calarco Martina Calarco Martina Utenti

Ti è mai capitato di sentir parlare di autismo e di volerne sapere di più? 

Di seguito troverai 5 cose da sapere sull'autismo che ti chiariranno sicuramente le idee:

  1. Cos’è l’autismo?
  2. Quali sono le cause dell’autismo?
  3. Come posso riconoscerlo?
  4. Autismo e movimento: i benefici
  5. Diagnosi di autismo: cosa fare dopo averla ricevuta


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  1. Cos'è l’autismo

“L’autismo è una sindrome comportamentale causata da un disordine dello sviluppo biologicamente determinato, con esordio nei primi tre anni di vita”

 Linee Guida 21 perl’Autismo, 2011

Nello specifico, l’autismo è una disabilità “permanente” perché accompagna la persona per l’intero arco della sua vita e comporta grandi difficoltà in diversi ambiti (sociale, comunicativo e comportamentale). 

È’ bene sapere che l’autismo si colloca lungo uno spettro (da qui la definizione Disturbo dello Spettro Autistico, DSM-V, 2013), poiché presenta al suo interno un’estrema variabilità di casi che si differenziano tra loro per complessità e gravità.
Per questa ragione, nonostante vi siano compromissioni comuni, ogni persona con autismo è differente dall'altra.

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2. Quali sono le cause dell’autismo?

Numerose ricerche sono state condotte sull’autismo. Ciononostante le cause risultano ancora ignote. 

L’evidenza più accreditata ritiene che l’autismo possa avere una base biologica caratterizzata dalla presenza di una componente genetica certa. 

Altri fattori (es. l’età avanzata dei genitori, la nascita pre-termine, complicanze durante gravidanza o parto ecc.) possono rappresentare un ulteriore rischio nei bambini già geneticamente predisposti. 

Quindi si può affermare che l’interazione tra la componente genetica e i fattori ambientali sia coinvolta nella manifestazione del disturbo (Rapporti Istisan, 2016).



3.Come posso riconoscerlo?

In quanto sindrome comportamentale, l’autismo può essere diagnosticato solo ed esclusivamente attraverso un’osservazione del comportamento da parte di un esperto.
In realtà, già i genitori possono individuare eventuali campanelli d’allarme.

Vediamo quali sono i campanelli d’allarme:

I bimbi con autismo sono caratterizzati da una marcata compromissione dell’area sociale, comunicativa e comportamentale, quindi le difficoltà maggiori sono prevalentemente osservabili in tali ambiti.
Facciamo degli esempi:

Area Interazione Sociale

  • Sembrano non prestare attenzione a stimoli sociali, come lo sguardo o la voce di un’altra persona
  • Non si girano quando vengono chiamati per nome
  • Faticano ad agganciare e mantenere il contatto visivo con l’altro o lo sguardo appare perso, vuoto
  • Tendono ad isolarsi nel gioco, piuttosto che ricercare l’interazione con l’altro

Area Comunicazione

  • L’utilizzo dei gesti comunicativi per richiedere (es. indicazione), per condividere (es. mostrare qualcosa) o per descrivere (es. allargare le braccia per dire “è grande!”) è molto limitato, nella maggior parte dei casi assente
  • La mimica del volto è piatta e le espressioni facciali poco variegate
  • Il linguaggio può risultare assente, molto ridotto o, laddove presente, poco funzionale

Area Comportamentale

  • Presenza di stereotipie motorie (es. sfarfallare con le mani o muovere le dita dinnanzi agli occhi) e/o vocali (suoni ripetitivi senza finalità)
  • Uso stereotipato e non funzionale degli oggetti (ad es. battere ripetutamente una macchinina per terra invece che utilizzarla per farla scorrere su una pista) 
  • Presenza di interessi ristretti e schemi di gioco sempre uguali, molto ripetitivi 


 4. Autismo e movimento: i benefici 

I bambini autistici spesso hanno delle difficoltà nel movimento che si possono osservare in età precoce e che anticipano i sintomi sociali e comunicativi del disturbo.

Le principali difficoltà motorie che si osservano sono: goffaggine motoria, cammino sulle punte, difficoltà nella coordinazione, nell'anticipazione motoria, nell'imitazione e nella pianificazione del movimento.  

Molte ricerche sostengono che esista un nesso tra lo sviluppo delle abilità motorie e quello di altre aree, come la comunicazione (Whyatt e Craig).
Per questa ragione, anche se l’apprendimento motorio non rientra tra i primissimi interventi educativo-abilitativi, è sicuramente un modo per favorire una crescita più sana e armoniosa del bambino.
Di seguito riassumiamo i benefici che l’attività ludico-sportiva comporta:

- Contrasta l’obesità e la sedentarietà e migliora la qualità della vita;

- Promuove il controllo degli impulsi;

- Stimola la programmazione neuromotoria;

- Promuove l’acquisizione di schemi motori;

- Stimola l'interazione sociale;

- Favorisce il rispetto delle regole e dei limiti;



5.Cosa fare dopo aver ricevuto diagnosi di autismo

Per prima cosa è bene sapere che la diagnosi di autismo può essere fatta solo ed esclusivamente da psicologi specializzati e neuropsichiatri.
Una volta aver ricevuto la diagnosi di autismo:

  1. Chiedi direttamente all'esperto che ha condotto la diagnosi quali servizi prendono in carico bimbi o ragazzi con autismo nel tuo territorio e come attivare l’intervento del tuo bambino in  ASL;
    Sappi che, in genere, i servizi garantiti al pubblico si trovano presso le Asl. Queste si stanno   sempre più attrezzando per garantire un servizio valido e repentino: offrono trattamenti specifici (es. logopedia, neuropsicomotricità e interventi psicoeducativi), tutti necessari; 
  2. Cerca il confronto: informati se, presso la tua Asl, vengono organizzati dei parent training, ovvero attività di supporto ai genitori per condividere, con altre famiglie, esperienze e strategie per la gestione quotidiana del proprio bambino o ragazzo con autismo; oppure cerca le associazioni di genitori (come l’Angsa) presenti nel tuo territorio. In questi contesti puoi accedere a informazioni utili, confrontarti e ricevere sostegno;
  3. Documentati: per avere informazioni riguardanti gli interventi efficaci per trattare i sintomi dei bambini con autismo. Alcune informazioni si possono trovare su internet, in particolare il documento “Linee Guida 21 per l’Autismo”. Al suo interno sono descritti gli interventi  che risultano avere un’efficacia scientifica e riconosciuti dalla comunità internazionale. 

Altre informazioni utili le puoi ottenere rivolgendoti alla scuola, al tuo pediatra o ai servizi sociali del territorio.  


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A Milano presso Il Battito s.s.d.a.r.l 

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Orangogo ringrazia le Dott.se Federica Ferrara e Elena Presutti per la stesura dell'articolo.


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